GANGS OF NEW YORK
  • Produzione 20th Century Fox
  • Regia Martin Scorsese
  • Attori Leonardo DiCaprio, Cameron Diaz, Roger Ashton-Griffiths, Daniel Day-Lewis, Liam Neeson, Brendan Gleeson, Gary McCormack, John C. Reilly
  • Nazione Stati Uniti
  • Anno 2002
  • Genere drammatico
  • Durata 166
  • Vietato +13


GANGS OF NEW YORK

con Leonardo DiCaprio, Cameron Diaz, Roger Ashton-Griffiths, Daniel Day-Lewis, Liam Neeson, Brendan Gleeson, Gary McCormack, John C. Reilly

di Martin Scorsese

 

Ispirato a The Gangs of New York: An Informal History of the Underworld, un trattato del 1928 sulle varie gang armate che popolavano il quartiere newyorkese dei Five Points nel XIX secolo, il film è scritto da Jay Cocks, Kenneth Lonergan e Steven Zaillian. Nel film, ambientato durante lo svolgimento della Guerra Civile Americana, il giovane irlandese Amsterdam Vallon (Leonardo DiCaprio) cerca vendetta contro il gangster William Cutting, detto "il Macellaio" (Daniel Day-Lewis), assassino di suo padre. Nel cast anche Cameron Diaz, Jim Broadbent, John C. Reilly, Henry Thomas, Liam Neeson e Brendan Gleeson.

Frutto di un'idea di Scorsese e Cocks dei primi anni settanta, il progetto è rimasto in development hell per decenni, concretizzandosi solo nel 1999, grazie all'incontro con il produttore Harvey Weinstein. Girato interamente negli studi di Cinecittà, a Roma, dove è stato allestito un gigantesco set che ricostruiva la New York dell'epoca, il film ha avuto una produzione travagliata per via della sua mole e delle divergenze creative tra Scorsese e Weinstein. Ciò ha allungato di anni la realizzazione del progetto e fatto sforare il budget prestabilito, portandolo ad oltre 100 milioni, allora il più alto di sempre per un film di Scorsese.[1] Il progetto ha subito un'altra battuta di arresto durante la post-produzione, prima per via degli attentati dell'11 settembre 2001 e poi in fase di montaggio, venendo infine distribuito il 20 dicembre 2002, dopo tre anni di lavoro.Gangs of New York ha ricevuto critiche generalmente positive e ne sono stati lodati principalmente la ricostruzione storica e la performance di Daniel Day-Lewis

Agli Oscar del 2003 il film ottenne dieci candidature, non vincendo nessuna statuetta.