Volevo nascondermi, il film diretto da Giorgio Diritti, è il biopic sulla vita di Antonio Ligabue (Elio Germano), grande pittore naif emiliano, figura di rilievo dell'arte contemporanea e internazionale. Dell'artista che fu definito uno dei massimi esponenti della pittura Naïf e veniva soprannominato “El Tudesc”, il regista ha voluto cogliere il rapporto costante con la natura ma anche l'umanità e il grande bisogno di essere accettato da un mondo che non lo comprendeva fino in fondo. Non a caso, su Twitter, si leggono le seguenti parole di lancio: “Volevo nascondermi…ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato”.
Da sempre "fuori squadro", l'Antonio Ligabue di Elio Germano è un uomo che trascorre la sua vita a imparare, tra mille difficoltà, a smettere di nascondersi, e che, proprio quando stava per incastrarsi bene nel suo angolo di mondo, il destino beffardo lo spinge verso la morte. Quello di Diritti è un racconto semplice, essenziale, dallo sguardo limpido e preciso, capace di raccontare le passioni complete del suo protagonista e di una terra - quella dell'Emilia padana - fatta di cose e persone rustiche ma niente affatto stolte. Germano, che non sfigura non confronto indiretto con Flavio Bucci (protagonista del famosissimo sceneggiato televisivo), non cade mai nel manierismo o nel caricaturale, mantenendo l'equilibrio e i piedi per terra. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Il film ha vinto il Premio Nastro d'argento dell'anno 2020 e al Festival di Berlino - 2020, il Premio Orso d'argento per il miglior attore a Elio Germano.
