Una straziante allegoria della ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, un asino che passa di padrone in padrone: l'animale subisce ogni sorta d'angherie fino a quando non viene dato a un alcoolizzato, Arnold. Perito Arnold per ubriachezza, Balthazar finisce in un circo, dove viene esibito come ciuco matematico; di lì, nelle mani di un avaro fabbricante di acqua minerale, che lo aggioga alla ruota di un pozzo. Fino al tragico epilogo: caricato di merce di contrabbando, presso il confine spagnolo, viene ferito dai finanzieri e muore in mezzo a un gregge di pecore. Attraverso la storia di un asino che passa di mano in mano a diversi padroni, Bresson propone una figura di Cristo che assiste con sguardo puro ai mali dell’uomo e ne porta su di sé, assolutamente innocente, il grande peso. Una riflessione sui mali del mondo, girato da Bresson con uno stile concreto e lasciando parlare le immagini senza pronunciare giudizi. «Un film così puro da essere sconcertante» (Paolo Mereghetti). «Robert Bresson è uno dei santi del cinema e Au hasard Balthazar è la sua più straziante preghiera» (Roger Ebert). «Una delle più alte testimonianze artistiche nella storia del cinema» (longtake.it).